Detrazione Fiscale Inferriate: cosa fare?
Oggi potete scaricare gran parte del costo sostenuto per l’acquisto delle inferriate di sicurezza grazie alle agevolazioni fiscali sull’edilizia: la legge di bilancio ha infatti prorogato la detrazione del 50 % per le inferriate (attiva già da diversi anni) anche per quest’anno e quindi per tutto il 2021.
Vediamo meglio di cosa di tratta, chi può richiederla e cosa fare per ottenerla:
Argomenti trattati
Cos’è la detrazione fiscale?
La detrazione fiscale è un beneficio che diminuisce l’importo delle imposte da pagare (ovvero le tasse calcolate in base al reddito), determinando così l’Imposta Netta. Possiamo semplificarne così il calcolo finale:
(Imposta Netta) = (Imposte) – (Detrazioni)
Detrazione fiscale per l’acquisto di inferriate di sicurezza
Chi installa inferriate di sicurezza per proteggere la propria abitazione, può detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute, con un limite di spesa annuale pari ad € 96.000 per ciascuna unità immobiliare. La detrazione si concretizza nel rimborso del valore corrispondente al suddetto 50%, ripartito in dieci quote annuali di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello in cui si è sostenuta la spesa.
E’ detraibile la spesa sia per l’installazione di nuove inferriate sia la sostituzione di quelle già esistenti. Nel prezzo s’intendono anche le spese di posa in opera e IVA.
Norma di riferimento
La Guida Ristrutturazioni edilizie pubblicata dall’Agenzia delle entrate contiene una sintesi delle norme che nel corso degli anni hanno disciplinato le detrazioni fiscali in materia edilizia.
Come meglio specificato nella guida, la norma di riferimento è l’art.16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi). In particolare, la detrazione prevista da queste norme è pari al 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare annuo complessivo non superiore a € 48.000 per unità immobiliare. Il decreto legge n. 83/2012 (legge di Bilancio 2018) ha elevato al 50% la misura della detrazione e ad € 96.000 l’importo annuo massimo di spesa per unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2019, salvo ulteriori proroghe, la detrazione tornerà alla misura originaria del 36% con un limite massimo di spesa annua per singola unità immobiliare pari ad € 48.000.
Per saperne di più, potete consultare anche il sito dell’agenzia delle entrate.
Perché le inferriate di sicurezza sono agevolabili?
A pagina 7 della Guida Ristrutturazioni edilizie dell’Agenzia delle entrate, troviamo che “l’apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione” risulta detraibile in quanto è considerato un intervento per la “l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”.
A titolo esemplificativo, rientrano tra queste misure:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie
- degli edifici
- apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
- porte blindate o rinforzate
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
- apposizione di saracinesche
- tapparelle metalliche con bloccaggi
- vetri antisfondamento
- casseforti a muro
- fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
- apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
Chi può usufruirne
Le agevolazioni fiscali per le grate di sicurezza possono essere richieste dai seguenti soggetti:
- Proprietari o nudi proprietari
- Titolari di diritto di usufrutto, uso o abitazione sull’immobile
- Inquilini o comodatari
- Soci di cooperative
- Imprenditori individuali (a patto che gli immobili non siano considerati beni merce o beni strumentali)
- Società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese a conduzione familiare
Hanno diritto di usufruire della detrazione fiscale (a patto che siano intestatari delle fatture e ne sostengano la relativa spesa) anche:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
- il componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili)
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
In questi casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se è stato immesso nel possesso dell’immobile, esegue gli interventi a proprio carico ed è stato registrato il compromesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si fa valere la detrazione. Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.
I rimborsi fiscali, ripartiti in 10 quote annuali, vengono ulteriormente divisi tra tutti i richiedenti (ad esempio, l’agevolazione andrà ripartita in tante quote quanti sono i proprietari dell’immobile, inclusi i nudi proprietari).
Cosa fare per ottenere l’agevolazione fiscale sulle inferriate
Gli adempimenti necessari per fruire dell’agevolazione fiscale sono stati notevolmente semplificati e ridotti nel corso degli anni: per poter accedere all’agevolazione fiscale non è più, infatti, necessario inviare una preventiva comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate. Le comunicazioni all’Azienda Sanitaria Locale e all’ENEA (quest’ultima introdotta dalla legge di bilancio 2018) sono richieste solo in presenza di determinate condizioni: per saperne di più leggi i paragrafi successivi.
Per poter accedere all’agevolazione fiscale, è richiesto che tutti i documenti relativi a fatture e pagamenti siano intestati alla persona richiedente il beneficio. I pagamenti devono essere effettuati con bonifico parlante bancario o postale anche online e anche nel caso di finanziamento (per maggiori informazioni, leggi i paragrafi successivi)
E’ importante conservare la ricevuta dei pagamenti (bonifici) e tutte le fatture (o le ricevute fiscali) relative alle spese effettuate per l’acquisto delle grate di sicurezza, per cui si richiedono le detrazioni. Tutti questi documenti devono essere intestati alle persone che chiederanno la detrazione, e dovranno essere esibiti in caso di controllo sulle dichiarazioni dei redditi da parte dell’agenzia delle entrate.
Pagamento tramite bonifico
Nel caso di pagamento con bonifico parlante bancario o postale (anche online) deve risultare:
- Nella causale del versamento, il riferimento alla norma che prevede la detrazione fiscale (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)”;
- Nome e codice fiscale del beneficiario (o dei beneficiari, se sono più di uno) della detrazione;
- Il codice fiscale o numero di partita Iva della impresa, beneficiaria del pagamento.
È ormai diffuso tra tutti gli Istituti bancari e postali l’uso di moduli (sia cartacei che elettronici) specifici per la detrazione fiscale in questione ove il riferimento normativo è già indicato e l’inserimento dei dati necessari è guidata dall’obbligatoria compilazione di specifici campi.
È bene ricordare, tuttavia, che al momento dell’esecuzione del bonifico nella causale di versamento dovrà essere indicato (solitamente nel campo di compilazione libera) il riferimento al numero di fattura e alla tipologia di lavoro per cui si sta eseguendo il pagamento, allo scopo di attestare la diretta imputazione del pagamento alla spesa che si intende portare in detrazione.
In caso di errore nell’esecuzione del bonifico, ad esempio per erronea o mancata indicazione della normativa di riferimento e/o assenza di riferimento alla specifica fattura, è comunque possibile richiedere l’agevolazione facendosi rilasciare una dichiarazione da parte dell’impresa a favore della quale è stato eseguito il bonifico.
Sull’importo del bonifico, banche e Poste Italiane Spa operano una ritenuta pari all’8% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori.
Pagamento tramite finanziamento
Se i lavori sono pagati da una società finanziaria che ha concesso un finanziamento al contribuente, quest’ultimo potrà ugualmente richiedere l’agevolazione, in presenza degli altri presupposti, a condizione che:
- la società che concede il finanziamento paghi l’impresa che ha eseguito i lavori con bonifico bancario o postale da cui risultino tutti i dati previsti dalla legge (causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del soggetto per conto del quale è eseguito il pagamento, numero di partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato)
- il contribuente sia in possesso della ricevuta del bonifico effettuato dalla società finanziaria al fornitore della prestazione
Ai fini della detrazione, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del bonifico da parte della finanziaria.
Comunicazione all’Azienda Sanitaria Locale
La comunicazione non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare all’Asl.
Nello specifico, il D.Lgs. 81/2008, recante norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, all’art. 99 prescrive tale onere comunicativo solo nel caso in cui i lavori siano eseguiti da più imprese, anche non contemporaneamente, ovvero da un’unica impresa qualora la stessa impieghi un numero non inferiore a 200 uomo-giorno. Sicché, salvo il caso in cui l’installazione di inferriate si inserisca in un più ampio lavoro di ristrutturazione per cui è prevista la compresenza di più imprese, il numero di addetti non copre il suddetto requisito numerico, solitamente alcuna notifica deve essere eseguita.
Nei casi in cui la comunicazione debba essere inviata all’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio (con raccomandata A.R. o altre modalità stabilite dalla Regione) la stessa deve contenere le seguenti informazioni:
- generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
- natura dell’intervento da realizzare
- dati identificativi dell’impresa esecutrice dei lavori con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione
- data di inizio dell’intervento di recupero
Comunicazione all’ENEA
Per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, la legge di bilancio ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.
L’Enea ha chiarito che la comunicazione deve essere inviata anche per gli interventi di ristrutturazione. L’Enea in una nota ha inoltre chiarito che la comunicazione con le informazioni sugli interventi effettuati dovrà essere trasmessa per via telematica.
La comunicazione, però, non sarà obbligatoria per tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia. L’Enea nella nota ha spiegato di essere “in attesa di specifiche indicazioni da parte delle istituzioni di riferimento sulla tipologia di interventi per i quali occorre procedere alla comunicazione, le informazioni e i dati che devono essere trasmessi, le modalità e le relative tempistiche da rispettare. Tenuto conto che l’obiettivo della legge è il monitoraggio energetico – si legge – l’Enea ritiene che la trasmissione dei dati debba avvenire solamente per gli interventi che comportano riduzione dei consumi energetici o utilizzo delle fonti rinnovabili di energia”
Fonte: http://www.acs.enea.it/tecno/trasmissioneinterventiristrutturazioneedilizia.pdf
TROVA INFERRIATA
Rispondi a 3 domande e trova subito l’inferriata Ideale
Domande frequenti sulle agevolazioni fiscali
Le inferriate sono detraibili?
Vorrei installare delle inferriate di sicurezza, ho diritto alle agevolazioni fiscali?
Si. Le inferriate rientrano nel bonus sicurezza, che consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per mettere in sicurezza la propria casa. L'apposizione o la semplice sostituzione di inferriate sono sempre ammesse in detrazione, anche se riguardano parti comuni di un condominio (ad esempio il vano scala).
Per saperne di più leggi l'articolo dedicato alla Detrazione Fiscale sulle Inferriate.
Le persiane blindate sono detraibili?
Vorrei installare delle persiane blindate, ho diritto alle agevolazioni fiscali?
Si. Le persiane blindate rientrano nel bonus sicurezza, che consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per mettere in sicurezza la propria casa. L’apposizione o la semplice sostituzione di persiane con persiane blindate, sono sempre ammesse in detrazione, anche se riguardano parti comuni di un condominio (ad esempio il vano scala).
Per saperne di più leggi l'articolo dedicato alle Detrazioni fiscali sulle Persiane Blindate.
Posso pagare con bonifico ordinario?
Ho eseguito un bonifico ordinario per l’acquisto di inferriate di sicurezza e persiane blindate, perdo il diritto alla detrazione fiscale?
No. Con la circolare n. n. 43/E del 18 novembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che questa irregolarità è sanabile dalla dichiarazione rilasciata ai sensi del dpr 445/2000 dall’impresa che ha eseguito il lavoro con la quale attesti di aver ricevuto le somme e di averle regolarmente contabilizzate.
Posso pagare con finanziamento?
Se pago con finanziamento posso usufruire della detrazione fiscale prevista per l’acquisto di inferriate di sicurezza e persiane blindate?
Si. È necessario che la finanziaria esegua il bonifico specifico per ristrutturazioni edilizie. In sede di dichiarazione dei redditi dovrà essere esibita la fattura e la ricevuta del bonifico eseguito dalla finanziaria.
Posso usufruire dello sconto in fattura?
Sull’acquisto di inferriate di sicurezza e di persiane blindate è applicabile lo sconto in fattura?
No. l’acquisto di inferriate di sicurezza e persiane blindate rientra nel Bonus Sicurezza per cui è previsto esclusivamente il beneficio della detrazione fiscale del 50% in 10 quote annuali.
Se ho superato il tetto massimo di spesa?
Quest'anno ho superato il tetto massimo di spesa previsto per le detrazioni in materia edilizia, l'anno prossimo voglio installare le inferriate di sicurezza, posso usufruire della detrazione?
Si. Il tetto massimo di spesa attualmente pari a 96.000€ è relativo al singolo immobile ed è annuale, pertanto il limite viene ripristinato di anno in anno.
Detrazione fiscale e classi di sicurezza
Per poter usufruire della detrazione fiscale del 50% è necessario che le inferriate e le persiane blindate abbiano una specifica classe di resistenza?
No. La classe di resistenza è una caratteristica tecnica che definisce la qualità dell’inferriata o della persiana blindata: le inferriate di sicurezza e le persiane blindate prodotte da TECNO SICUR, classificate secondo una specifica classe di resistenza, garantiscono la resistenza ai tentativi di effrazione attuati con attrezzi e tecniche di scasso individuati dalle normative europee sulla base delle quali sono state classificate. Le inferriate di sicurezza e le persiane blindate sono prodotti idonei per definizione a proteggere contro atti illeciti posti in essere da terzi.
Detrazione fiscale serramenti seconda casa
Devo installare le inferriate di sicurezza nella mia seconda casa, posso usufruire della detrazione fiscale anche se non sono residente?
Si. Per avere diritto alla detrazione fiscale è necessario che l’immobile sia ubicato sul territorio italiano e che sullo stesso si abbia un diritto reale di godimento (es. proprietà) indipendentemente dalla residenza.
Detrazione fiscale se il coniuge è il proprietario
Mia moglie è proprietaria dell'immobile, io posso detrarre la spesa per l’installazione di inferriate di sicurezza o persiane blindate?
Si. Il coniuge ha diritto alla detrazione fiscale se ha effettuato il bonifico e sono a lui intestate le fatture.
Detrazione fiscale in comunione dei beni
L'immobile è in comunione dei beni, la spesa per l’acquisto di inferriate di sicurezza e persiane blindate può essere detratta da entrambi i coniugi anche se la fattura e’ intestata ad uno solo?
Si. In questo caso è necessario che il coniuge non intestatario della fattura abbia sostenuto parte della spesa e nella fattura stessa sia indicata la percentuale di spesa da questo sostenuta. Per prevenire eventuali contestazioni, è consigliabile richiedere la fattura per ciascun coniuge.
Vuoi saperne di più?
Scopri come mettere in sicurezza la tua abitazioneAcquista i migliori sistemi di sicurezza: scegli inferriate e persiane blindate di qualità. Per essere sicuro che ogni prodotto sia conforme alle normative vigenti e alle tue esigenze, rivolgiti ad uno specialista e chiedi subito un sopralluogo gratuito.
Ti servono maggiori informazioni o un supporto per la scelta? Contattaci subito!
Potrai valutare insieme ai nostri esperti tutti gli elementi più importanti per la tua sicurezza.