Sistemi di sicurezza per porte e finestre: le Normative
Oggi è possibile trovare online grate di sicurezza di ogni marca e tipo: si tratta di sistemi di sicurezza passiva per finestre che, a prima vista, possono sembrare apparentemente simili tra loro, ma nella maggior parte dei casi non è così. Ogni grata di sicurezza ha infatti caratteristiche tecniche ben precise, grazie alle quali può garantire livelli di sicurezza differenti.
Data l’importanza del tema, esistono precise normative in materia che definiscono le così dette classi di sicurezza cui le inferriate si devono conformare. Grazie a questa classificazione, dovrebbe diventare più facile per il consumatore distinguere qualitativamente un prodotto da un altro.
Conoscere queste norme permette quindi di avere una migliore capacità valutativa in fase di acquisto, e confrontare correttamente prodotti diversi presenti sul mercato, sia sotto l’aspetto qualitativo che economico. In questo articolo, vi spieghiamo come riconoscere la classe di resistenza di un’inferriata, partendo proprio delle norme che ogni costruttore è tenuto a seguire.
Argomenti trattati
Sistemi di sicurezza per finestre: Normative
Dal 1999 i produttori italiani di inferriate e sistemi di sicurezza hanno iniziato ad allinearsi alla normativa Europea, delineando un quadro composto da 4 norme che definiscono le caratteristiche dimensionali, prestazionali e di sicurezza dei prodotti antieffrazione per porte e finestre.
L’attività di normazione in Italia viene svolta dall’UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – che è un’associazione privata senza scopo di lucro riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea, che da quasi 100 anni elabora e pubblica norme tecniche volontarie – le norme “UNI” appunto – in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario.
Sul tema dei sistemi di sicurezza per finestre, nel 2000 sono quindi entrate in vigore le norme UNI ENV 1627, UNI ENV 1628, UNI ENV 1629, UNI ENV 1630 inizialmente di tipo sperimentale, perché prevedevano un periodo iniziale di validità prima di diventare vere e proprie Norme (la sigla “ENV” sta infatti per EN = European Norm e V = Vorubergehend o temporaneo).
Nel 2011 le norme sperimentali sono state sostituite dalle rispettive norme definitive UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629 ed UNI EN 1630: le nuove norme hanno quindi perso il suffisso “V” che identificava proprio il carattere sperimentale delle precedenti.
La norma UNI EN 1627: I requisiti e le classi antieffrazione
Rappresenta la norma di riferimento generale e contiene i requisiti relativi alle classi di resistenza all’effrazione, cui si riferiscono tutti i produttori per classificare le inferriate di sicurezza. In particolare, parla della durezza superficiale minima definita HRC 60.
Prima Normativa Sperimentale: UNI ENV 1627:2000
Data entrata in vigore: 29 febbraio 2000
Estratto: La presente norma sperimentale è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea sperimentale ENV 1627 (edizione gennaio 1999). La norma, sperimentale, definisce i requisiti e la classificazione per le proprietà della resistenza all’effrazione di porte, di finestre e di chiusure oscuranti. Si applica ai seguenti tipi di aperture: a rotazione, basculante, a libro, a rototraslazione, sospese in alto o in basso, scorrevoli (orizzontalmente o verticalmente) e ad avvolgimento, così come strutture fisse. La norma non si applica a tentativi di manipolazioni ed effrazione contro dispositivi di sicurezza elettronici o elettromagnetici.
Successiva revisione: 16 giugno 2011
Questa norma ha subito una sola revisione nel 2011: UNI 1627:2011
La norma UNI EN 1628: Resistenza sotto carico statico
La norma 1628 del 2000 tratta, come argomento principale, la resistenza all’effrazione: nello specifico definisce il metodo di prova per poter determinare la resistenza del sistema di sicurezza in esame, sotto carico statico.
Prima Normativa Sperimentale: UNI ENV 1628:2000
Data entrata in vigore: 29 febbraio 2000
Estratto: La presente norma sperimentale è la versione in lingua italiana della norma europea sperimentale ENV 1628 (edizione gennaio 1999). La norma, sperimentale, specifica un metodo di prova per la determinazione della resistenza ad un carico statico al fine di valutare le caratteristiche di resistenza all’effrazione di finestre, porte e chiusure oscuranti.
Successiva revisione: 16 giugno 2011
Questa norma (come le altre che seguono) ha subito due revisioni, una nel 2011 e una nel 2016.
La norma UNI EN 1629: Resistenza sotto carico dinamico
La norma 1629, come la precedente, riguarda la resistenza all’effrazione. La differenza tra le due è che questa norma prevede il metodo di prova per determinare la resistenza sotto carico dinamico. La prova è realizzata tramite macchinari che simulano l’azione di effrazione, così da stabilire il grado di resistenza, i limiti e le carenze del sistema di sicurezza stesso.
Prima Normativa Sperimentale: UNI ENV 1629:2000
Data entrata in vigore: 29 febbraio 2000
Estratto: La presente norma sperimentale è la versione in lingua italiana della norma europea sperimentale ENV 1629 (edizione gennaio 1999). La norma, sperimentale, specifica un metodo di prova per la determinazione della resistenza ad un carico manuale al fine di valutare le caratteristiche di resistenza all’effrazione di porte, finestre e chiusure oscuranti.
Successiva revisione: 16 giugno 2011
La norma UNI EN 1630: Resistenza all’azione manuale dell’effrazione
Anche questa norma parla della resistenza all’effrazione. Rispetto alle precedenti due norme, definisce il metodo di prova per la determinazione della resistenza all’azione manuale dell’effrazione. In questo caso la prova di resistenza è un test reale, che prevede l’uso di strumenti di effrazione complessi, utilizzati oggi dagli scassinatori. Il parametro che definisce il risultato è il tempo impiegato per compiere lo scasso.
Prima Normativa Sperimentale: UNI ENV 1630:2000
Data entrata in vigore: 29 febbraio 2000
Estratto: La presente norma sperimentale è la versione in lingua italiana della norma europea sperimentale ENV 1630 (edizione gennaio 1999). La norma, sperimentale, specifica un metodo di prova per la determinazione della resistenza all’azione manuale di effrazione al fine di valutare le caratteristiche di resistenza all’effrazione di porte, finestre e chiusure oscuranti.
Successiva revisione: 16 giugno 2011
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